Bene. Ora, come fa la My Kingdom Music a tirare fuori tutti
questi disconi? Mi spiego meglio: la nostra carissima etichetta-partner ha
fatto uscire più dischi quotati 10/10 in questo sito; ha lanciato album
capolavoro come l’ ultimo di Apolokia e dei Radiance, senza trascurare dischi
di spessore come quelli dei Crest of Darkness e PTSD. “Plastic Planet” è l’
ennesimo album ben riuscito e interessante, andante a toccare generi originali
e non troppo semplici -purtroppo trascurati nel nostro paese-. I dieci brani
contenuti in questo album hanno molte sfaccettature tipiche di generi come l’
Indie, la New Wave, il Gothic Metal, e perché no, l’ Electro Gothic; il tutto
ricoperto da un sound oscuro che sa fortemente di anni ’80: infatti come band
di riferimento troviamo i Joy Division, Sister’s of Mercy e New Order. Direi
che la band ha molti punti forti: nelle atmosfere create c’è molta sostanza,
soprattutto per quanto riguarda l’ effettistica intensa e limpida; belli i riff
puramente alla Paradise Lost e le linee vocali, le quali hanno pure un timbro
perfetto per la proposta musicale di questi cinque ragazzi. L’ ascolto del
disco risulta scorrevole e piacevole, a tratti anche toccante, soprattutto in
brani di rilievo come “Neon Smile”, “Old Fashion Doors” e la conclusiva “Much
better”; c’è da dire comunque che il mixaggio da una grossa valorizzazione al
disco, in quanto ogni minimo suono è limpido e cristallino: insomma, una
produzione perfetta. E’ un grosso peccato che il nostro paese non dia spazio a
band come questa… Ma per lo meno offre un ascolto accessibile a tutti, anche
amanti dei Depeche Mode, e forse anche a qualche appassionato dei Sinezamia.
Sfiorato il capolavoro.
VOTO: 9/10
-SADIK-
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