lunedì 15 luglio 2013

FROSTAGRATH & VIRAGHA – DUST SHALL REMAIN


Era da tempo che non mi facevo una full-immersion nel Depressive, e fortunatamente oggi mi è capitato tra le mani questo split di Frostagrath e Viragha. Forse qualcuno di voi conoscerà già Frostagrath a causa delle recensioni dei due dischi precedenti presenti su questo sito; in poche parole progetto DSBM portato avanti dall’ egiziano Lord Mist. Per quanto riguarda Viragha invece il musicista è nuovo pure a me: gruppo proveniente dallo Sri Lanka che propone un Depressive piuttosto atmosferico (uno dei pochi gruppi che conosco di quel paese). Frostagrath apre il disco con “Tears of Desolation”, intro molto atmosferica accompagnata da una chitarra piuttosto malinconica; segue “And finally, the Death caverns will carry out my Soul”: il brano cambia leggermente stilistica rispetto all’ ultimo disco, risultando così meno caotico. Il low-fi quasi totale viene abbandonato e gli ottimi riff sono messi bene in risalto: ciò implica un notevole aumento di qualità nei brani, anche perché Lord Mist riesce a tirare fuori molte emozioni attraverso la chitarra, alimentate ancora di più da parti melodiche-atmosferiche sullo sfondo create da un synth. Un buon lavoro marchiato Lord Mist. Veniamo invece ora ai due brani successivi appartenenti a Viragha: “Adareneey Adhonawa Pt. II” si presenta subito come un brano molto ambientato e con spesse atmosfere; i riff vengono leggermente influenzati dal Doom Metal, risultando pieni di dolore ed odio, merito anche dell’ ottima interpretazione vocale. Particolare invece il seguente ed ultimo brano “The Gospel of Despair”: la canzone si struttura totalmente su un unico riff –di chiaro stampo alla Thy Light- prolungato per quasi venti minuti; la cosa più particolare è che non si viene colpiti dalla noia o dalla troppa ripetitività. Ed ecco il perché: al riff di base appena citato se ne va a sovrapporre un’ altro, ciò riesce perfettamente a distorcere alcune parti rendendole all’ orecchio più emotive e piacevoli. Sicuramente non siamo a livelli di capolavoro, ma secondo me tutte e due le band hanno già capacità e basi per riuscire a produrre qualcosa di più qualitativo.

VOTO: 7/10
-SADIK-

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