Ho visto Alessandro cimentarsi in svariati generi e svariate
band: dal Western Rock (Disco Samurai/I Corti di Verbo Nero) al Crossover
(Tron), dal Groove (The Fabulous Concerto) all’ acustica (New Branch); ma una cosa
così devo ammettere che non me l’ aspettavo. Questo disco, risalente al 2012, è
il classico album inclassificabile e quasi totalmente indescrivibile: il nostro
musicista in realtà qualcosa di inqualificabile l’ aveva creato con Mega Trip
dei Cyber Cross, ma almeno qualche canone di base c’ era. Ognuno dei brani contenuto
in questo disco cambia rispetto al precedente: mentre la prima canzone “Horror
B Movie” fa pensare ad una sorta di Rap –a causa del Bit alla base-, il
successivo brano “Incubo Orgasmico” ha sullo sfondo suoni che mi ricordano la
psichedelica (creati probabilmente da un synth); mentre “Paradiso” ha un
semplice tamburo a sorreggere la voce. Per quanto riguarda le tematiche dei
testi non ne vedo di precise: scorgo comunque un mezzo accenno al Satanismo
Razionalista in “Paradiso” (Che sia voluto? Non credo); anche se “Dead Ballad
Session” è un autoprodotto, il mixaggio ed il suono sono perfetti, alla pari di
un disco ufficiale. Non credo ci sia altro da dire: sette minuti di pura ed
oscura teatralità creata da una delle tante sfaccettatura del musicista;
Alessandro Bevivino continua a stupire il sottoscritto, è un vero peccato però
che si possano trovare pochi suoi brani sul web. Ma sottolineo per l’ ennesima
volta: grande musicista e grande persona.
VOTO:7/10
-SADIK-
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