mercoledì 19 giugno 2013

WAR PLAGUE/PORK DELIKATESZEN - DER WARPORK PLAGUEMAFIA


Imposto il solito carattere (Arial 12, come voluto dal saggio -SADIK-, fondatore del blog) e sono colto da un piccolo attacco di panico: come arrivare a fine foglio? Ergo: quanto devo essere oggettivo per dare una descrizione perlomeno accettabile, senza però mutare la mia impressione generale del disco? Mi spiego meglio: questo disco l’ho personalmente trovato una devastazione di ogni criterio di musica, uno stupro uditivo di trentasei minuti che trascende ogni concezione di inascoltabilità. In una parola: una figata. In questo abuso di doppi punti (che denota, ahimè, una completa incapacità di trovare nuove idee: starò invecchiando?) tento di sforzarmi di fornire una qualche guida all’ ascolto dello split, composto all’ inferno e distribuito qui sulla terra. Se apprezzate (e possibilmente ascoltate) gruppi come Brain Drill e Slaughterbox, e questo vostro affetto sovrasta le tendenze omicide verso il loro batterista – drum machine – mitragliatrice, allora adorerete questa opera; se invece ciò che provate è qualcosa di anche solo leggermente inferiore ad un amore platonico, dopo tre minuti appena di ascolto le vostre orecchie incominceranno a sanguinare. Il primo pezzo, gentilmente offertoci dai War Plague, si apre con una simpatica intro Noise, che da sola basterebbe a scoraggiare eventuali ascoltatori poco amanti dell’ Extreme Metal; ma se ciò non bastasse a farci presagire cosa succederà dopo, saremo scaraventati a terra dopo trenta secondi da urla devastanti, riff violenti, pugnalate cibernetiche e tanto, tanto casino. Ciò durerà per la bellezza di otto tracce, mai ripetitive, in cui i membri del gruppo si divertiranno ad inserire discorsi pre-registrati ed effetti audio che, oltre ad arricchire i pezzi con un po’ di sano humor finnish–style (strano, per degli statunitensi) , ci dimostreranno, una volta passato il testimone ai Pork Delikateszen, che i due gruppi sono sulla stessa lunghezza d’onda, poiché ne troveremo parecchie anche nella seconda parte dell’album. È ora che anche noi italiani facciamo vedere di che pasta siamo fatti! Scendono in campo e tengono alto l’onore della nazione, dimostrandosi casinisti e distruttivi al pari dei compagni e concedendoci un po’ di growl in italiano, che è sempre piacevole ascoltare. Effetti collaterali dopo l’ascolto dello split: confusione, mal di testa, leggere allucinazioni. Per concludere, quando qualcuno obbietterà che il Metal è solo casino, non contradditelo, non citate i soliti Nightwish fritti e rifritti: fategli ascoltare questo album, e ditegli: <<È tutto vero!>>

VOTO: 7/10
-Mørke- 


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