venerdì 7 giugno 2013

SPLATTERS – FEAR OF THE PARK



Benvenuti nel circo degli orrori, cari lettori. E’ giusto dirvi che, una volta entrati, vi imbatterete in lotte contro pagliacci malvagi e zombie, ma non temete, una volta sconfitti potrete usare le nostre attrazioni migliori. Ma lasciate che vi presenti il pezzo forte di Zombieland: gli Splatters eseguiranno, solo per voi, un Punk/Heavy Metal intinto nel Glam ed influenzato da band come Misfits e W.A.S.P., fino ad arrivare ad artisti come Alice Cooper, White Zombie e GWAR; cercando di ripagarvi per avere sconfitto i fastidiosi esseri che infestavano il circo, prima del vostro arrivo. …Ok dai, mi sono divertito abbastanza ad inventare la storiella, tral’ altro abbastanza basilare e scontata, ma chissene frega, torniamo seri. Purtroppo vi devo anticipare che, a parere il mio, il disco non è dei migliori, ma ora vi andrò a spiegare passo per passo cosa c’è che non va, ed ovviamente anche le cose positive, che non mancano comunque. Inanzitutto: la produzione risulta molto appiattita e quasi priva di dinamicità, cosa che rende l’ ascolto del disco piuttosto faticoso e complicato, cosa che fa perdere molta qualità a “Fear in the Park”; altre cose che penalizzano l’ album sono le atmosfere/suoni da film horror di bassa categoria, e soprattutto la mancanza di personalità, infatti la musica della band risulta molto derivata. Nonostante questo l’ album contiene riff carini (ma non sempre, anche perché il suono delle chitarre risulta zanzaroso) e piccoli assoli godibili; non è da trascurare però una capacità di mantenere buone ritmiche, e brani esempio come “Welcome to Zombieland”, miglior canzone del disco, a mio avviso. C’è ancora un pochetto da lavorare su alcune cose e ragionarci sopra, ma attenderò sempre il ritorno degli Splatters, sperando sia più maturo, accurato e sviluppato del loro debutto.

VOTO: 5,5/10
-SADIK-

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