lunedì 27 maggio 2013

CANCRENA – HIDDEN DEPRAVITY


Dopo tredici anni di attività e tre dischi pubblicati, gli italiani Cancrena tornano alla riscossa grazie al loro nuovo album in questione, “Hidden Depravity”. Il disco è un concentrato di energia stile Wylde con notevoli influenze delle band di riferimento Thrash anni ‘90, soprattutto per quanto riguarda Pantera e Testament; le ritmatiche del disco proseguono sempre serrate ed energiche: un buona dose di tecnica e violenza rendono il sound “vivace” e invidiabile, nonostante manchi un pizzico ti tiro che renderebbe le tracce godibili già al primo ascolto. I riff della chitarra sono di forte impatto, merito di un groove pieno e ben ritmato, soprattutto per quanto riguarda brani come “Dark Torment”, “Black Underground” e la title track “Hidden Depravity”, belli anche gli assoli. Ottima prestazione del bassista, le canzoni sono ritmate in modo non troppo semplice, e non solo, in molte parti dei brani si riesce chiaramente a sentire il bassista all’ opera, il quale fa uso anche di un’ efficace tecnica; la sezione della batteria ha una stilistica classica: doppia cassa, ritmo serrato e martellante. Alle parti vocali troviamo una voce sporca alla Anselmo, buona sia nelle parti più basse che in quelle più alte, urlate e scream; nulla da dire per l’ audio, l’ album è ben mixato e prodotto; pecca molto invece l’ originalità, servirebbe un po’ più di carattere proprio alla band, basterebbe questo sforzo per far risaltare di più la band nel panorama odierno, visto che di band ultra-influenzate ce ne sono già in abbondanza. Detto questo, attendo il prossimo lavoro di questi bravi musicisti, sperando e aspettandomi anche qualcosa di meno derivato.


VOTO: 7/10
-SADIK-

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