Ed eccomi qui a
recensire l'ultimo lavoro de FrostAgrath, progetto DSBM egiziano portato avanti
da Lord Mist. Già il titolo del Full Lenght esprime l'animo della composizione:
A Journey To Infinite Sorrow. Il tutto s'apre con la titletrack, immediatamente
si è colpiti dall'ottima composizione di piano, oramai molto inflazionato nel
DSBM ma comunque d'effetto e le chitarre acide immergono in atmosfere
strazianti. Siamo introdotti al secondo brano: The Passage To Helplessness; qui la particolare impostazione vocale di
FrostAgrath si fa sentire prepotentemente: lontane voci colme di sofferenza che
fungono da filo conduttore a tutto il brano. Ed ora passiamo alla terza
traccia, un intermezzo di circa due minuti, che riposa le orecchie ma non la
mente, oscuro, di certo piacerà ai cultori dell' Ambient e Neofolk. Il quarto
brano, In Cor Silva, è la mia preferita in assoluto: un'ottima intro di piano,
vocal straziante, chitarre più definite rispetto alle precedenti tracce, e la
batteria finalmente si fa sentire... Una piccola perla. Buried Among A
Bloodsheded Shrine, la quinta canzone del disco, fa sentire ulteriormente le
pelli della batteria, e aumenta la velocità delle chitarre; uno stile che si
discosta un poco dal resto dell'album, molto lineare come DSBM vuole. Ultima
traccia, A Solitary Death In The Lost Pathway; una nota d'aggressività permea
questo brano, cupa disperazione che si ricollega perfettamente alla cornice
temporalesca offerta da intro e outro. Un buon lavoro, non innovativo, ma
esiste genere più statico del DSBM? Ben fatto, ma con un solo appunto: il
low-fi va benissimo, crea grandi atmosfere, ma attenzione a non diventare
caotici e indefiniti... E soprattutto a non creare troppe emicranie!
-EXCIDIUM-
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