mercoledì 27 febbraio 2013

FROSTAGRATH - A JOURNEY OF INFINITE SORROW

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Ed eccomi qui a recensire l'ultimo lavoro de FrostAgrath, progetto DSBM egiziano portato avanti da Lord Mist. Già il titolo del Full Lenght esprime l'animo della composizione: A Journey To Infinite Sorrow. Il tutto s'apre con la titletrack, immediatamente si è colpiti dall'ottima composizione di piano, oramai molto inflazionato nel DSBM ma comunque d'effetto e le chitarre acide immergono in atmosfere strazianti. Siamo introdotti al secondo brano: The Passage To Helplessness;  qui la particolare impostazione vocale di FrostAgrath si fa sentire prepotentemente: lontane voci colme di sofferenza che fungono da filo conduttore a tutto il brano. Ed ora passiamo alla terza traccia, un intermezzo di circa due minuti, che riposa le orecchie ma non la mente, oscuro, di certo piacerà ai cultori dell' Ambient e Neofolk. Il quarto brano, In Cor Silva, è la mia preferita in assoluto: un'ottima intro di piano, vocal straziante, chitarre più definite rispetto alle precedenti tracce, e la batteria finalmente si fa sentire... Una piccola perla. Buried Among A Bloodsheded Shrine, la quinta canzone del disco, fa sentire ulteriormente le pelli della batteria, e aumenta la velocità delle chitarre; uno stile che si discosta un poco dal resto dell'album, molto lineare come DSBM vuole. Ultima traccia, A Solitary Death In The Lost Pathway; una nota d'aggressività permea questo brano, cupa disperazione che si ricollega perfettamente alla cornice temporalesca offerta da intro e outro. Un buon lavoro, non innovativo, ma esiste genere più statico del DSBM? Ben fatto, ma con un solo appunto: il low-fi va benissimo, crea grandi atmosfere, ma attenzione a non diventare caotici e indefiniti... E soprattutto a non creare troppe emicranie!

VOTO: 6/10
-EXCIDIUM-




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